Perché viene fatturato un consumo stimato?

23 Settembre 2020 Bollette
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In mancanza del dato di lettura da parte del Distributore locale e in assenza di autolettura da parte del cliente, il venditore deve ricorrere alla stima dei consumi al fine di rispettare la periodicità di fatturazione imposta dalla normativa ARERA.

Le stime hanno l’obiettivo di ricostruire/prevedere il consumo avvenuto non avendo a disposizione una lettura effettiva. Per questo il venditore usa le informazioni in suo possesso: le letture e fatture dello stesso periodo dell’anno precedente e i dati che ha comunicato il distributore sul tipo di consumo e il valore annuo previsto.

Trattandosi di una stima, il dato potrebbe essere inferiore o superiore rispetto al dato di misura reale. Questa differenza dura soltanto fino all’arrivo della successiva lettura. All’arrivo del primo dato di misura effettiva disponibile (inviato dall’utente con autolettura o dal distributore) si effettua infatti un “ricalcolo”. Il consumo che era stato calcolato in base a stima viene “ricalcolato” in base al dato effettivo disponibile, in modo che ciò che viene fatturato sia corrispondente sempre al consumo effettivo.

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