Ecco perché in bolletta sono presenti degli importi anche in caso di un consumo pari a zero
Una delle domande che riceviamo più spesso riguarda le quote fisse in bolletta. Anche di fronte ad un consumo pari a zero di gas o energia elettrica, la bolletta potrebbe presentare degli importi da pagare. A cosa sono dovuti?
Le “quote fisse” sono voci presenti in ogni fattura (o bolletta come siamo abituati a chiamarla comunemente) e sono legate ai costi fissi necessari per garantire la continua disponibilità del servizio di fornitura. Queste quote sono previste dall’Autorità e applicate da tutti i fornitori presenti sul mercato.
In concreto, sono le spese necessarie per far muovere tutta la complessa macchina che porta il gas e la luce nelle nostre case. Queste quote non variano a seconda dei consumi, ma sono dei canoni fissi necessari alla gestione e manutenzione dei sistemi di trasporto e consegna dell’energia. Per fare un esempio, potremmo paragonare la fornitura ad un automobile. La fornitura di energia (in questo caso del carburante) varia a seconda delle necessità, mentre i costi fissi dell’automobile (assicurazione, tagliando, manutenzione, pulizia etc.) rimangono stabili nel tempo e sono necessari per farci muovere per le strade con continuità ed in totale sicurezza.
Gas, Luce e Oneri di Sistema
L’importo della quota fissa “Spesa per la materia gas naturale” (anno 2019) per un cliente domestico servito nel mercato di tutela è pari ad 5,019 €/mese (6,59 €/mese per condominio). Nel mercato libero invece il fornitore può applicare nelle proprie offerte una componente fissa differente rispetto a quella stabilita dall’Autorità, specificandolo chiaramente nell’offerta economica. L’Autorità insomma vigila sull’applicazione delle quote fisse nel mercato libero: non possono essere nascoste o presentate in maniera ingannevole.
La “Spesa per il trasporto e la gestione del contatore” invece è una voce completamente stabilità dall’Autorità (indipendentemente dal mercato tutelato/libero ed applicata nella stessa misura da tutti i fornitori) a copertura dei costi sostenuti per:
- trasportare il gas sulle reti di trasporto nazionale e locale;
- gestire e leggere i contatori;
- gestire i dati delle letture.
L’importo di questa quota si differenzia in base all’area geografica della fornitura, alla portata del contatore (ai contatori per grosse utenze, ad es. le utenze condominiali o industriali, sono applicate quote fisse più alte).
Per la regione Emilia–Romagna tale importo per un tipico cliente domestico è pari a 4,45 €/mese.
Tutt’altro discorso vale invece per gli “Oneri di sistema” che hanno una componente fissa “negativa” pari a 2,25 €/mese. Questo significa che in caso di assenza di consumo sarà presente in fattura una voce a credito del cliente. Anche in questo caso non ci possono essere differenze tra mercato tutelato e libero.
Queste sono le principali Quote Fisse che potete trovare in bolletta.
Ci dedicheremo nei prossimi approfondimenti alle altre voci che potrebbero essere presenti in bolletta come le “Altre Partite” e i “Bonus Sociali”.
Se avete dubbi o domande, scriveteli nei commenti e saremo felici di rispondervi.
Il team SGR